Hera esca dalla centrale a carbone di Saline Joniche – Presidio assemblea soci

• Hera esca dalla centrale a carbone di Saline Joniche – Presidio assemblea soci
• Video e rassegna stampa
• “Merola esci dal carbone” – Le foto
• Volantino agli azionisti
• Lettera a Manca e ai sindaci del patto di sindacato
• Blitz dei comitati e delle associazioni contro il progetto in Calabria a Saline Joniche

I sindaci di Forlì, Ferrara, Padova e Muggia (TS) chiedono l’uscita di HERA dal progetto di Centrale a Carbone di Saline Joniche.

I comitati e le associazioni ambientaliste si aspettano che non rimangano soli. Distribuiremo questi volantini Il 23 aprile alle ore 9.30  presso la sede del CENTRO CONGRESSI – CNR – Via Gobetti n. 101, Bologna.
In allegato quello per i soci di HERA e la lettera ai sindaci aderenti alla nostra richiesta perchè facciano valere nell’ambito del patto dei soci pubblici la loro posizione.
La lettera sarà spedita a MANCA sindaco di Imola e presidente del patto di sindacato dei soci pubblici.

I sindaci di Forlì, Ferrara, Padova e Muggia (TS)
chiedono l’uscita di HERA dal progetto di Centrale a Carbone di Saline Joniche

È passato più di un mese dall’appello rivolto ai sindaci azionisti di HERA affinché si opponessero al disastroso progetto di centrale a carbone di Saline Joniche, e sono solo 4 i Sindaci che sono usciti allo scoperto dichiarando il loro NO. Da tutti gli altri non è giunta nessuna risposta, nonostante si tratti di un progetto sbagliato per molteplici ragioni.

Qualche giorno fa la Commissione intergovernativa Onu sul cambiamento climatico (Ipcc) ha illustrato in un rapporto quali siano le misure necessarie per tenere sotto controllo il riscaldamento globale. In questo rapporto si chiarisce che i costi dei danni causati dall’aumento delle temperature sarebbero di gran lunga maggiori rispetto alle perdite di un’economia a basse emissioni di carbonio.

A causa del surriscaldamento globale, anche nell’area del Mediterraneo è già stata preannunciata un’emergenza idrica sia in quantità (per la diminuzione delle precipitazioni medie annue e l’aumento della evaporazione) che in qualità (per l’intrusione di acqua marina nelle falde acquifere).

E nel contempo abbiamo la più importante ed estesa multiutility della Regione Emilia Romagna che ha una produzione di energia elettrica proveniente dal carbone superiore alla media nazionale, e che risulta impegnata in dannosissimi progetti di produzione energetica a carbone in qualità di azionista di Tirreno Power, una società i cui vertici sono stati rinviati a giudizio proprio poche settimane fa per la morte di oltre 400 persone residenti nel savonese per malattie respiratorie e
cardiovascolari causate dalle emissioni nocive della centrale a carbone di Vado Ligure.

Ma oltre ad essere devastanti per gli impatti sulla salute degli uomini e sui cambiamenti climatici, le centrali carbone non rappresentano nemmeno un buon investimento economico, come dimostra il fatto che il bilancio 2013 del gruppo HERA registra l’iscrizione di una perdita di oltre 10 milioni di Euro per le perdite subite dalla stessa Tirreno Power.

Chiediamo quindi che i Sindaci azionisti di HERA dicano NO al progetto di Saline Joniche scegliendo così di:

• salvaguardare la salute dei cittadini calabresi e la vita del pianeta
• rispettare la scelta ed il volere dei cittadini e delle istituzioni calabresi che si oppongono al progetto
• rinunciare ad un’iniziativa che non ha fondamento né dal punto di vista delle strategie  energetiche (si tratta di una tecnologia vecchia e viviamo un periodo di sovrapproduzione energetica ) né da quello economico
• abbandonare un progetto dal quale sta uscendo la stessa Repower sia per volontà espressa dai cittadini svizzeri attraverso un referendum, sia per i cattivi risultati economici registrati.

Oggi più che mai è necessaria una riflessione complessiva sulle strategie aziendali di HERA, e la vicenda di Saline Joniche può essere una buona partenza, a partire da una decisione chiara: uscire dal progetto di centrale a carbone di Saline Joniche.

Bologna, 23 aprile 2014.